- Senso di soffocamento
- Difficoltà respiratorie
- Tremori
- Tachicardia
- Sudorazione
- Vertigini
- Groppo alla gola
Ai sintomi fisici si aggiungono percezioni psicologiche terrorizzanti fra cui è comune una percezione come di morte imminente o di follia.
Questo quanto riportato dal DSM IV.
"Gli attacchi di panico durano generalmente solo pochi minuti ma causano al paziente una considerevole angoscia. Oltre ad allarmanti sintomi fisiologici, come soffocamento, vertigini, sudorazione, tremore e tachicardia, i pazienti con disturbo da attacchi di panico spesso avvertono una sensazione di morte imminente. La maggior parte dei pazienti con attacchi di panico soffre anche di agorafobia (la paura di essere intrappolato in un luogo o in una situazione dai quali la fuga può essere difficile o tremendamente imbarazzante). Siccome gli attacchi di panico sono ricorrenti, i pazienti spesso sviluppano una forma secondaria di ansia anticipatoria preoccupandosi perennemente di dove e quando avverrà l'attacco successivo. I pazienti con disturbo da attacchi di panico e agorafobia spesso riducono i propri viaggi per cercare di controllare la temuta situazione di avere un attacco di panico in un luogo dal quale non se ne possono andare facilmente".
Personalmente il quadro clinico mi calza alla perfezione.
E' importante aggiungere alcune considerazioni. Molto spesso un attacco di panico si presenta dopo aver vissuto un periodo di forte stress o anche solo una situazione particolarmente stressante. Questo ha portato alcuni studiosi a ritenere che, alla base dell'attacco di panico, vi sia una vulnerabilità biologica, forse di carattere ereditario che, in seguito a un evento ambientale stressante, porterebbe a sviluppare il disturbo. Detto in altri termini pare che gli attacchi di panico colpiscano chi ha una predisposizione genetica ma solo se nel corso della vita di queste persone si presenta un fattore scatenante che, spesso, ha la forma di uno stress. Ad esempio non sono poche le persone che incorrono nel loro primo attacco prima o dopo l'esame di maturità o anche in corrispondenza di un cambiamento positivo della loro vita.
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