In alcuni casi gli attacchi di panico si risolvono spontaneamente e la persona riprende la sua vita senza portarsi dietro strascichi dell'episodio ma, in molti più casi è utile una terapia cognitivo-comportamentale (ci sono diverse tipologie di terapeuti che si distinguono in base alla loro specializzazione, gli studi fatti sugli attacchi di panico hanno dimostrato che una terapia cognitiva comportamentale è più efficace della psicanalisi nell'affrontare e curare il disturbo). In ogni caso gli specialisti concordano nel ritenere che la terapia d'elezione nel caso di disturbo da attacchi di panico (DAP) sia basata sull'unione di terapia farmacologica e di terapia cognitiva comportamentale.
Personalmente non ho avuto esiti positivi con la sola psicoterapia ma ho sconfitto il panico grazie all'uso di un ssri (inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina), salvo una sporadica e recente ricaduta (in questo caso bisogna subito rivolgersi al proprio psichiatra-psicologo-neurologo perché la molecola usata potrebbe aver perso la propria efficacia e la terapia andrà allora riformulata) grazie alla sola terapia farmacologica non soffro più di attacchi di panico da dodici anni circa anche se rimango una persona ansiosa e con evitamenti fobici.
Non c'è un metodo efficace per tutti ma ce ne sono diversi e ognuno potrà trovare beneficio da un particolare approccio terapeutico. L'importante è sapere che si può uscire dall'inferno del panico. Si può e sarebbe bello se qui condividessimo i nostri percorsi, le nostre lotte, le nostre esperienze.
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